domenica 24 agosto 2008

Bangladesh: 9° Congresso del Partito Comunista

Dal 7 al 9 agosto scorso si è tenuto a Dacca il 9° congresso del Partito Comunista del Bangladesh (CPB), una delle forze politiche di sinistra che operano nel Paese asiatico.

Il Bangladesh si trova in una difficile situazione politica a seguito del rinvio delle elezioni che erano previste nel gennaio 2008, ma sono state annullate perché non garantivano una trasparente e corretta gestione dello scrutinio. E' in carica un governo ad interim, guidato dal banchiere Fakhruddin Ahmed, che si basa soprattutto sull'appoggio dei militari, mentre il quadro politico è ancora lacerato dallo scontro tra il Partito Nazionale del Bangladesh e la Lega Awami, i due principali partiti che si rifanno entrambi alle forze che si sono battute per l'indipendenza del paese dal Pakistan. Alla guida dei partiti ci sono due donne, rispettivamente Begum Khaleda Zia e Sheik Hasina.

In un sistema politico di fatto bipolare ma con un crescente peso dei gruppi legati al fondamentalismo islamico, la Lega Awami è sempre stata considerata la forza politica più progressista e orientata alla difesa di uno Stato secolare. Dal 2006 al fine di costruire una ampia alleanza in grado di vincere le prossime elezioni ha sottoscritto accordi con partiti di destra e islamisti, tra cui il fondamentalista Khelafat Majlish.

In questa situazione il congresso comunista ha esaminato i problemi del paese, il ruolo del governo ad interim e delle diverse forze politiche, l'influenza degli Stati Uniti e la strategia politica da perseguire.

Per quanto riguarda il governo ad interim è stato criticato per gli aumenti dei prezzi di beni essenziali come benzina e diesel, e per le limitazioni alle libertà democratiche, in particolare dei diritti sindacali.

Il CPB ha confermato le proprie critiche anche alla politica delle alleanze perseguita dalla Lega Awami e la priorità data alla costruzione di una coalizione alternativa di sinistra. La bozza di documento politico disponibile sul sito web del partito ricorda che dal 1994 il Fronte Democratico di Sinistra e dal 1988 la più larga coalizione degli 11 partiti sono stati attivi nella costruzione di un polo di forze democratiche, secolariste, progressiste e di sinistra al di fuori della Lega Awami e del Partito Nazionale del Bangladesh. Queste coalizioni erano impegnate a seguire la tattica convergenza con altre forze democratiche pro-liberazione su questioni concrete (in pratica con la Lega Awami).

Alla fine del 2004 alcune delle organizzazioni partecipanti al Fronte Democratico di Sinistra e alla coalizione degli 11 partiti si sono allontanate da questa tattica. Le due fazioni del Partito Socialista del Bangladesh (BSD) hanno dichiarato di non voler partecipare a lotte comuni con la Lega Awami su nessuna questione. Dall'altro lato 7 partiti tra cui il Workers Party e il Gano Forum hanno deciso di formare una alleanza programmatica con la Lega.

Alcuni partiti di sinistra hanno partecipato alla alleanza dei 14 partiti guidata dalla Lega Awami e si sono poi trovati inseriti nella Grande Alleanza con forze fondamentaliste. I comunisti considerano questa scelta un errore.

In termini di strategia il CPB persegue una "trasformazione rivoluzionaria democratica con un orientamento socialista" Questa strategia viene perseguita con tre obbiettivi: costruire un polo alternativo di forze progressiste, democratiche, di sinistra fuori dall'orbita dei due grandi partiti borghesi, capace di assumere il potere statale; mobilitare le masse attorno a un programma anti-imperialista, patriottico, democratico, progressista; costruire la prevalenza delle forze di classe attraverso le lotte, soprattutto dei lavoratori.

Il Congresso ha rieletto i due leaders uscenti nelle rispettive cariche: il presidente Manjurul Ahsan Khan e il segretario generale Mjahidul Islam Selim. Inoltre è stato decise di introdurre una quota minima di un terzo per garantire la presenza delle donne negli organismi dirigenti a tutti i livelli.

Al congresso erano presenti invitati di 13 partiti comunisti prevalentemente asiatici, tra cui il PC Vietnamita, il PC Cinese, il PC Indiano (marxista), il PC Indiano, il PC dello Sri Lanka, l'All-India Forward Bloc, il PC Pakistano, il PC del Nepal (UML) e l'ambasciatore della Corea del Nord.

Il Partito Comunista del Bangladesh è stato fondato nel 1968, dalla separazione del settore orientale del PC Pakistano e ha assunto l'attuale denominazione al momento della liberazione del paese. Ha propri comitati nei 60 distretti del Bangladesh dove conta su 7.300 iscritti. Non è rappresentato in Parlamento.

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