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giovedì 1 novembre 2007

Nelle elezioni polacche del 21 ottobre la sinistra si è confermata marginale

L'elettorato polacco chiamato a rinnovare Camera e Senato ha decretato il successo della Piattaforma Civica, una formazione liberale ed europeista. Il partito populista e xenofobo dei gemelli Kaczynski non avrà più i numeri per formare un governo e ha promesso un'opposizione dura.

La sinistra, sia quella moderata che quella radicale, resta molto debole. Il principale raggruppamento di centro-sinistra, denominato Sinistra e Democratici (LiD), che unisce le formazioni socialdemocratiche emerse dalla trasformazione del partito al potere durante il socialismo reale ad altre derivanti da Solidarnosc, ha ottenuto il 13,17% e 52 seggi. Nelle elezioni del 2005, separatamente l'Alleanza della Sinistra Democratica, la Socialdemocrazia della Repubblica di Polonia e il Partito Democratico avevano ottenuto il 17,7%.
Probabilmente il LiD non sarà coinvolto nella nuova coalizione di governo che comprenderà Piattaforma Civica e Partito Popolare (contadino).

Leszek Miller, già primo ministro e figura di primo piano della sinistra socialdemocratica ha deciso poco prima delle elezioni, di aderire a Samoobrona, un partito populista agrario che unisce temi sociali di sinistra con argomenti nazionalisti. Nel 2005 questa formazione aveva superato l'11% rappresentando una delle sorprese dello scrutinio. Le sue posizioni contradditorie e le sue oscillazioni gli hanno fatto perdere rapidamente quasi tutto il consenso conquistato in precedenza. Nelle elezioni del 21 ottobre scorso ha ottenuto solo l'1,54%. Contemporaneamente alla decisione di sostenere Samoobrona, Leszek Miller ha annunciato la formazione di un nuovo partito di sinistra. Non si sa se questo annuncio avrà un seguito.

Le tesi della sinistra alternativa sono state rappresentate in queste elezioni dal Partito Polacco del Lavoro (PPP), una piccola formazione che ha la sua origine in Serpien '80, un sindacato nato da una scissione di Solidarnosc. Il fondatore del sindacato e del partito, Daniel Podrzycki, è scomparso in un incidente il 24 settembre 2005, poco prima che si tenessero le elezioni presidenziali nelle quali era candidato. Il PPP vuole rappresentare la difesa dei lavoratori di fronte al prevalere in Polonia di politiche liberiste.

Quasi completamente ignorato dai mezzi d'informazione durante la campagna elettorale ha raccolto 160.476 voti, pari allo 0,99%. Un risultato modesto ma superiore a quelli ottenuti nelle precedenti partecipazioni elettorali. Nel 2005 aveva raccolto 91.266 voti pari allo 0,77%. Nelle europee del 2004 aveva ricevuto 32.807 voti, pari allo 0,54%. La legge elettorale polacca prevede una soglia di sbarramento del 5% per entrare alla Camera, ancora lontana dalla portata di questo piccolo partito.

All'interno del PPP, che conta 6.000 aderenti, operano anche i militanti di alcuni gruppi trotskisti. Nelle sue liste si sono presentati esponenti del Partito Comunista di Polonia, rifondato nel 2002 con un seguito insignificante.

mercoledì 31 ottobre 2007

Sconfitta della sinistra nelle elezioni federali svizzere

Le elezioni federali svizzere del 21 ottobre scorso hanno confermato la crescente popolarità della destra populista e xenofoba dell'Unione Democratica di Centro di Christoph Blocher. A sinistra sono sconfitti i Socialisti che ottengono il 19,5%, con un calo del 3,8% e 43 seggi, 9 in meno. In crescita invece i verdi che aumentano soprattutto nelle grandi città. Raccolgono il 9,6% (+1,7%) e 20 seggi (+6). Per la prima volta entrano anche nel Consiglio degli Stati con un eletto nel cantone di Ginevra.

Complessivamente negativo anche il risultato della sinistra alternativa che scende da 3 a 1 solo seggio. La gran parte delle liste di sinistra si sono unite nel raggruppamento "A gauche toute!/Linke Alternative". Ne fanno parte il Partito del Lavoro (Parti du Travail, PdT), di tradizione comunista, radicato soprattutto nei cantoni romandi, dove a volte assume il nome di Partito Operaio Progressista (POP); la formazione "Solidarités", nella quale quale sono confluiti militanti provenienti dall'estrema sinistra trotskista, maoista, ecc. anch'essa presente in particolare nella zona di lingua francese; le Liste Alternative della zona tedesca.

Nel precedente Consiglio Nazionale i gruppi che hanno dato vita ad "A Gauche toute!" avevano tre eletti, due nel cantoni di Vaud, entrambi appartenenti al POP e uno di Ginevra, esponente di Solidarités. L'aspirazione della sinistra alternativa era di aggiungere due nuovi eletti in modo da poter costituire un proprio gruppo parlamentare a Berna, per avere un maggior peso politico ed una maggiore visibilità mediatica. Le aspettative di nuovi eletti si concentravano su Zurigo e Neuchatel.

Al contrario il risultato si è tramutato in una secca sconfitta, seppur con risultati che nel riepilogo nazionale sono abbastanza simili a quelli del precedente scrutinio. Il PdT, presente con proprie liste a Ginevra, Neuchatel, Vaud, Zurigo e Ticino, mantiene il suo 0,7%. Solidarités scende dallo 0,5% allo 0,4%, mentre le Liste Alternative raccolgono lo 0,2% rispetto allo 0,5% precedente (ma in questo caso erano conteggiati anche i voti di una lista alternativa di Zugo").

Nella debacle in termini di seggi sono stati determinanti gli andamenti contradditori dei vari cantoni. A Neuchatel, dove POP e Solidaritès si presentavano uniti, la percentuale è salita dal 5,1% al 9,2% e sono mancate poche centinaia di voti per eleggere un "popiste". Hanno influito su questo buon risultato l'impopolarità a sinistra della coalizione rosa-verde che dirige il cantone e l'unità piena raggiunta delle due componenti di sinistra.

Nel Vaud, roccaforte della sinistra svizzera, si è invece invertita la tendenza alla crescita degli anni precedenti. E' stato salvato un seggio e sarà l'unico parlamentare rimasto difendere le posizioni alternative nel Consiglio Nazionale.

Infine a Ginevra ha nuovamente pesato la divisione a sinistra, come già avvenne nelle elezioni cantonali del 2005. Il PdT, per volontà dei dirigenti locali, ha deciso di non accettare la lista unitaria. Si sono così presentate tre liste: "A Gauche Toute!", appoggiata da Solidarités e dagli indipendenti di sinistra, "Les Communistes" un piccolo gruppo comunista più radicale del PdT, apparentato alla prima e il PdT. Quest'ultimo è stato punito dagli elettori ed è sceso all'1,9%, con un calo dello 0,8%. Solidarités ha raccolto il 4,9 con una flessione dello 0,5% non riuscendo a confermare il suo eletto Pierre Vanek. "Le Communistes" ha confermato il suo 0,7%.

Nei cantoni di lingua tedesca le liste alternative hanno sostanzialmente confermato i propri voti, senza riuscire ad eleggere un parlamentare nel cantone di Zurigo, com'era nelle speranze.